Chiudete gli occhi ed immaginate una strada. Una sottile striscia di asfalto che corre sinuosa tra saliscendi irregolari. Immaginatela punteggiata, su entrambi i lati, di grandi ortensie blu. Una fila infinita di ortensie blu dietro le quali si alza una collina ricoperta di fiori gialli dalle enormi foglie di un verde intenso.

Poi alzate lo sguardo: sopra di voi degli abeti, proprio come quelli che si incontrano nei boschi alpini. Immaginate di arrivare sulla collina e di vedere all’orizzonte le onde alte dell’Oceano; respirate profondamente: sentirete l’aria umida e gonfia dei profumi di frutta, fiori e vegetazione tropicale.
Ecco, ora aprite gli occhi. Siete alle Azzorre!

Questo arcipelago sperduto tra i venti e le acque dell’Atlantico, rappresenta un microcosmo unico di una bellezza difficilmente immaginabile che racchiude il meglio dei due mondi tra i quali è collocato: clima, vegetazione, risorse naturali, persone…

Il nostro arrivo nella splendida casetta (trovata su Airbnb) ci fa capire subito cosa ci aspetterà nelle prossime due settimane: il giardino fiorito, la vista da cartolina sull’oceano e soprattutto la simpatica proprietaria Susete che ci raccomanda, con un grande sorriso, di chiudere sempre il cancello del giardino.
Paura dei ladri?
Nooo…paura che di notte entrino le mucche a mangiarsi le ortensie!

Se vi chiedete cosa vedere alle Azzorre, pensate a cascate termali calde nella foresta e laghi vulcanici, sabbie nere e onde alte, soffioni di vapore che escono da grotte sotterranee, fari dal sapore antico che guardano l’orizzonte, sorrisi e chiacchiere delle persone…
Questo e molto altro è ciò che ci ha incantati alle Azzorre, una terra dove la Natura domina e dove permangono angoli in cui l’uomo non ha ancora lasciato tracce. Men che meno il turismo!

Ma andiamo con ordine: l’isola principale è Sao Miguel, dove si trova la capitale Ponta Delgada. E’ lunga 62 km ed è anche l’isola con maggiori punti di interesse di tutto l’arcipelago.
Siamo rimasti una settimana, ma rimanere anche due settimane su quest’isola non sarebbe stato tempo sprecato.

Per raccontare tutto quanto abbiamo visto, non sarà sufficiente un post, quindi suddividiamo territorialmente l’isola di due parti: a Ovest e ad Est di Ponta Delgada.

Iniziamo proprio dalla Capitale, porta d’accesso all’arcipelago per chi arriva da Europa o America. Già, perché le Azzorre sono collegate molto meglio all’America che all’Europa: tanti, tantissimi sono gli azzorriani emigrati, soprattutto in Canada, che tornano per le vacanze.
La città conta meno di 70 mila abitanti ma, pur essendo piccola, non mancano punti di interesse.

Cosa vedere alle Azzorre

In centro, i tre archi Settecenteschi su Praça Cabral, il lungo porticato dove un tempo attraccavano le navi e la Cattedrale di Sao Sebastiao, risalente al XVI secolo, sono le più importanti testimonianze storiche, insieme al Forte di Sao Bras. Costruito intorno alla metà del 1500 aveva lo scopo di difendere il porto degli attacchi dei pirati inglesi e francesi. Oggi ospita un museo militare dove – chi ama il genere – può ammirare armi, divise, e mezzi militari del XIX e XX secolo. Chi invece non apprezza armi & affini potrà passeggiare sui bastioni ed ammirare il panorama sul porto e sulla città.

Cosa vedere alle Azzorre

Quello che colpisce di Ponta Delgada, alla quale consigliamo di dedicare un pomeriggio, è la vita che scorre rilassata tra le sue vie, il passo lento dei suoi abitanti e le atmosfere coloniali del gusto retrò dei suoi cafè. Come il Cafè Louvre Michaelense: lungo bancone amaranto, dolcetti dai sapori di ananas e maracuja, arredamento antico e dettagli che vi portano ai coloni d’oltremare.

Così come vi portano in terre lontani i sapori e i profumi degli ananas delle piantagioni alla periferia di Ponta Delgada. Arruda è la piantagione più famosa e più visitata. Sapevate che ad un certo punto della crescita le piante di ananas vengono affumicate? Questo serve ad accelerare la maturazione e soprattutto a parificare i tempi di sviluppo del frutto.

Se vi incuriosiscono le fasi di crescita e maturazione degli ananas, oppure vedere le serre con file di piante fiorite, potete visitarla, ma senza perderci più di un’ora. Vale la pena assaggiare il succo appena spremuto, ma se doveste perdervi la visita, non sarà un dramma!

Lasciamo la città: che dite, andiamo al mare o saliamo in montagna?
Già, avete capito bene: le Azzorre sono un posto dove nell’arco della stessa giornata potete fare trekking tra i sentieri fioriti e le mucche al pascolo, fare un bagno rilassante in uno dei laghi vulcanici e poi tuffarvi tra le onde alte (e fredde!) dell’oceano. Tutto a meno di una dozzina di chilometri di distanza!

Uno dei punti più pittoreschi dell’isola è la Caldeira de Sete Cidadas: si tratta di due laghi vulcanici, chiamati Lagoa Verde e Lagoa Azul. I due infatti, pur essendo collegati tra loro, hanno due colori differenti.
La vista migliore sui laghi, e probabilmente una delle più belle di tutto l’arcipelago, si gode dal Miradouro Vista del Rei. Il punto panoramico è un po’ affollato, quindi vi suggeriamo di fermarvi lungo la strada, un chilometro prima: la vista è la stessa, ma intorno non avrete nessuno!

Cosa vedere alle Azzorre

Cosa vedere alle Azzorre

Dal Miradouro parte un facile sentiero che in circa due ore vi porta alla riva dei laghi, nel paese di Sete Cidades. Noi ne abbiamo percorso una piccola parte (anche perché poi, arrivati al paese, dovrete tornare al miradouro e non ci sono mezzi pubblici!), ma è bastato per immergersi nell’ambiente naturale dell’isola: ortensie blu (immancabili!), fiori gialli, steccati in legno e mucche al pascolo. Sullo sfondo, ci accompagnano sempre le onde dell’Oceano…

Il sentiero, dicevamo, conduce a Sete Cidades, un piccolo agglomerato di case intorno ad una deliziosa Chiesetta, ma soprattutto porta ad un grande e ben curato lungolago.
Si può scegliere se noleggiare una bici e fare il giro del lago (circa 1h e 30’), noleggiare una canoa o una barchetta per remare in mezzo al lago, oppure sdraiarsi comodamente sull’erba fresca a prendere il sole per poi fare un bagno nelle acque tiepide del lago. Il fondale è basso e sabbioso e le acque sono completamente piatte, il che lo rende particolarmente adatto ai bambini.
Ah…tra la bici, le barchette  e l’erba, noi ovviamente abbiamo scelto l’erba!

Se Miradouro e laghi ancora non hanno riempito a sufficienza la vostra giornata, potete completarla andando al mare!
A pochi chilometri da Sete Cidades si trova Mosteiros, una delle spiagge più famose dell’isola di Sao Miguel. Per la verità le spiagge sono due: una è quella di sabbia nera, l’altra è quella delle piscine naturali.
La spiaggia di sabbia nera è una baia dove l’Oceano sbatte forte le sue onde. Il colore della sabbia non lascia dubbi sull’origine vulcanica dell’arcipelago. E’ un posto più da surfisti che da bagno dei bambini, anche se i più piccoli – sorvegliati da vicino – potranno divertirsi parecchio lasciandosi trasportare dalla schiuma!

Qualche informazione pratica

Sull’isola di Sao Miguel il turismo di massa deve ancora arrivare. Ciò la rende meravigliosa, ma la ricettività turistica è ancora poca. Gli hotel sono concentrati soprattutto a Ponta Delgada, per questo conviene affidarsi ai tanti privati che affittano le loro case. Noi abbiamo cercato su Airbnb (era la nostra prima esperienza!) e trovato una casa deliziosa.

Forte di Sao Bras Ponta Delgada: il Museo militare è aperto dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18. L’ingresso costa 3€ a persona, bambini gratis.

Le coltivazioni Ananas Arruda sono le più famose dell’isola, pur non essendo le uniche. Sono visitabili gratuitamente e c’è la possibilità, se siete in gruppo, di prenotare una visita guidata.

Qualche posto dove mangiare?
Complessivamente alle Azzorre si mangia bene e si spende poco.
Le isole sono autosufficienti in tutto: si trovano pascoli di mucche, pecore e capre, quindi si produce formaggio, si trova carne e – naturalmente – si trova pesce in abbondanza!
Ogni ristorante propone di antipasti una sopa del dia: la zuppa del giorno, che può essere di verdura, carne o pesce. Il costo di una zuppa non supera mai i 2€
Sempre di antipasto, viene offerto un formaggio fresco, servito con una salsina piccante. Anche questo costa intorno a 1,5€. Se aggiungere un paio di pasteis di bacalhau (crocchette di baccalà fritte), con 5€ in totale avete cenato!

A Ponta Delgada:

Restaurante Canto da Pia: si trova poco dopo l’aeroporto, sulla strada verso Feteiras. Il simpaticissimo proprietario vi racconterà con entusiasmo i piatti proposti, tutti freschi e preparati al momento. Il top è lo stomaco di mucca (tipo le trippe, ma il proprietario insiste nel precisare che non sono trippe!) servito con riso e pomodoro. Delizioso!!
Ma tranquilli… c’è anche baccalà grigliato o stufato, pesce spada, sardine fritte, carne di vario genere.
Uno dei migliori ristoranti in cui siamo stati. Prezzo medio: meno di 10€

Restaurante Nacional: vecchio locale in stile anni 70 che offre buoni piatti di pesce, tra cui lo squalo (si, stavolta tra i cibi “strani” abbiamo provato lo squalo!) e una buona selezione di vini portoghesi. Prezzo medio per un pasto completo: 12/15€

A Mosteiros:

Dopo aver fatto il bagno in entrambe le spiagge è sera e abbiamo fame. Ci fermiamo in piazza dove sono seduti tre anziani signori che chiacchierano animatamente. Chiediamo dove possiamo trovare un ristorante e quello col cappello (perché anche alle Azzorre, c’è sempre uno col cappello!) ci indica il Restaurante Ilheu. Il migliore provato nelle nostre due settimane!
Si trova in Rua da Igreja e se passate di qui non dovete perdervelo!
Vi sembrerà di entrare in un vecchio bar anni /0, di quelli con il bancone in acciaio e le mensole a specchio per i liquori. Non fatevi ingannare dall’apparenza: c’è una piccola terrazza sul mare, un menù con portate semplici ma freschissime, tutte preparate al momento.
Se esagerate con le portate (come abbiamo fatto noi!) potreste arrivare a spendere anche 13/14€ a testa.

LO S-CONSIGLIO: se siete a Ponta Delgada, evitate accuratamente di mangiare al Restaurante Cafè Mascote, in Largo da Matriz. Personale imbarazzante, piatti immangiabili.

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