Anse, golfi e piccole insenature.
Scogli che sembrano catapultati in mare dalle montagne a picco sulla spiaggia.
Una costa frastagliata e irregolare. Quasi irrequieta, come l’area balcanica in cui si trova ben incastrata l’Albania.
Ma ci pensa il mare a riportare quiete, per la mente e per gli occhi…

La baia di Ksamil è totalmente punteggiata di ombrelloni. Tutto lo spazio disponibile è interamente occupato da lettini, sdraio e bar che sparano musica.
Raccontata così forse non appare paradisiaco e in effetti, per noi che amiamo il mare un po’ più selvaggio, effettivamente non lo è.


Il mare però è davvero molto bello: l’acqua è limpida e il fondale degrada lentamente, il che lo rende adatto ai bambini. Anche il panorama merita lo sforzo di condividere spazi un po’ strettini con i vicini. Il tramonto, soprattutto, è impagabile!
Due lettini e un ombrellone costano 1600 lek al giorno.

Poco più a nord di Ksamil si trova la spiaggia di Pulebardha. Si raggiunge solo in auto, percorrendo uno sterrato piuttosto scosceso.
La piccola baia, in cui è incastrata la spiaggia attrezzata, è magnifica! Il mare ha tutte le sfumature di blu, azzurro e turchese. Il fondale è sassoso, ma superati i primi metri (di dolore ai piedi!) si arriva su un enorme lastra rocciosa che consente di muoversi con più facilità.

Oltre la roccia si sprofonda nel blu intenso del mare, quindi è necessario controllare i bambini se non sanno nuotare bene. Al lato della spiaggia ci sono pareti rocciose adatte allo snorkeling…e anche ai tuffi. Qualche coraggioso si lancia direttamente dalla terrazza del ristorante che sovrasta gli scogli.
Vedere questi (pochi) coraggiosi che tentano l’impresa lascia con il fiato sospeso fino al tuffo nell’acqua.

A proposito di ristorante, a Pulebardha abbiamo trovato la miglior cucina di Ksamil. Il ristorante fa parte della stessa struttura che gestisce anche lettini e ombrelloni. Appena vi sentiranno parlare in italiano, arriverà Aldo, uno dei tanti Albanesi che hanno lavorato in Italia e che hanno scelto di tornare a casa (perché anche se arrivano con i barconi e sono “brutti, sporchi e cattivi”, poi appena possono, vogliono tornare a casa loro…ma questa è un’altra storia!). Aldo, dicevamo: anche lui come tutti vi dirà che il suo ristorante è il migliore di Ksamil e che il pesce è freschissimo. Certo, lo dicono tutti, ma in questo caso è vero! In una settimana a Ksamil (e dintorni) è il migliore che abbiamo trovato!

Per quanto riguarda la spiaggia, anche Pulebardha (come tutte le spiagge di Ksamil) è sfruttata al massimo, ma qui c’è decisamente più “spazio vitale”. Noi siamo stati in pieno agosto, ma fuori stagione siamo certi sia ancora più un incanto.

Scendiamo ora a sud di Ksamil.
Qualunque scegliate tra le spiagge di Ksamil vi servirà sempre l’auto perché i mezzi pubblici vi lascerebbero sulle strade principali, sempre troppo lontani dalla spiaggia.

Abbiamo scelto Pema e Thate, suggerita dall’host di Airbnb che ci ospitava, anche se perplessi per il fatto che Google Maps la definisse “stabilimento balneare”.
Bene: se andate a Pena e Thate dovete fare attenzione a quale parte di spiaggia scegliere.
Arrivati al parcheggio avete due scelte. Il lato destro vi porterà ad una spiaggia che dimostra perfettamente quanti danni l’uomo riesca a fare alla natura.
Colate di cemento hanno creato moli artificiali e piattaforme per i tuffi. Ombrelloni e lettini sono vecchi e spesso rotti. Il mare è trafficato di moto d’acqua che sfrecciano senza troppe regole.
L’acqua è anche un po’ meno pulita delle altre spiagge di Ksamil; addirittura meno di quelle del centro.
Da sconsigliare, soprattutto con i bambini.

…poi, dicevamo, c’è il lato sinistro di Pema e Thate. Tutta un’altra storia!
Una diversa gestione della spiaggia e delle strutture ne fanno una delle migliori tra le spiagge di Ksamil.
Spiaggia e fondale sabbioso, acqua limpida che degrada lentamente, ombrelloni e lettini nuovi e più economici (600 lek al giorno), mare tranquillo (senza rumorose e pericolose moto d’acqua!).

È incredibile come in poche decine di metri si possano trovare due ambienti così diversi. Non siamo riusciti a spiegarci il motivo di due gestioni così diverse (e del perché una sia tanto scriteriata da rovinare il lavoro meraviglioso della natura!), ma il risultato è che da una parte siamo scappati dopo pochi minuti, nell’altra siamo rimasti con piacere per tutto il giorno!

Qual è quindi la migliore tra le spiagge di Ksamil?
Dipende dal periodo in cui andate!


Fuori stagione potete scegliere anche a caso perché il mare qui è veramente bello, caldo e pulito. In piena estate invece arrivano orde di turisti (sebbene gli italiani siano ancora pochi!) e si privilegiano i “servizi” (lettini, ombrelloni, musica, bar…) a scapito forse di un po’ di tranquillità e della possibilità di godersi di più il paesaggio naturale. Se dovessimo consigliare una tra le spiagge di Ksamil vi diremmo Pulebardha, suggerendovi anche di arrivare non troppo tardi al mattino, in modo da scegliere il posto migliore. Ah…quando andate, salutateci Aldo!

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