Qualche giorno fa un amico ci raccontava di un suo collega al quale l’azienda ha proposto un trasferimento a New York. Decisione da prendere entro una settimana: prendere o lasciare!
Dopo una immediata e sana sensazione di invidia pura, ci siamo chiesti: ma se capitasse a noi???
Bè, probabilmente non ci penseremmo due volte!!

New York è una di quelle città che ognuno sua; che ognuno vuole visitare, vedere e conoscere ma che, forse inconsciamente, già conosce e ha già visto.

New York sempre uguale eppure ma ogni giorno diversa. La skyline, i parchi e le strade più celebri e celebrate al mondo. Vista e rivista in mille film, ascoltata in mille canzoni. Questo forse è il motivo per cui ognuno la sente un po’ sua e per cui la città appartiene un po’ a tutti.Non si può non amare New York, perché New York ricambia l’amore, regalando sempre un po’ di sé stessa a  tutti.  E’ un po’ come tutti noi: lungo la Broadway vivace e allegra con chi è altrettanto festoso; stravagante come chi vuole esagerare; dinamica e operosa nella Downtown per chi non sa stare fermo; riflessiva, calma e tranquilla come nel cuore di Central Park con chi ha bisogno di introspezione.

Mood ideale per chiunque!Siamo stati tre volte. La prima, sempre lo sguardo in alto e la bocca aperta per lo stupore.
La seconda a cercare angoli meno conosciuti, fuori dalle rotte turistiche di massa. La terza a provare a fare i NewYorkesi.
Ogni volta diversa: come quando al mare ogni onda che si infrange sulla spiaggia ne cambia i contorni. A volte velocemente, a volte impercettibilmente.

Eppure, sempre la stessa, New York. Rassicurante. Impossibile perdersi, soprattutto perché i punti di riferimento sono, appunto, troppo celebri per non essere noti a tutti.
A New York si va a cercare conferme. Visitandola da turisti ci si compiace della sensazione di essere nei luoghi famosi e “già visti”. Dalla seconda volta in poi ci si compiace di essere parte di un mondo che, chiunque tu sia, ti accoglie e ti è amico. Forse solo apparentemente, ma la sensazione è piacevole.

E allora si gioca a fare i cittadini del mondo: caffè nel bicchiere di carta ed enormi muffin in qualche piccolo localino dai tavolini in marmo (oppure da Starbuck’s…fin troppo facile!); shopping nel quartiere diventato nel frattempo di tendenza, pranzo al Chelsea Market (da vedere assolutamente!), musical al matinee (noi abbiamo visto Chicago – all’Ambassador Theatre – e lo spettacolo degli Stomp all’Orpheum Theatre) e aperitivo in qualche rooftop bar (abbiamo provato Ava Lounge 210 W55th)

Cosa manca? Ah già…lavorarci e viverci per davvero!!

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